De “La Grande Bellezza” se ne sono sentite di ogni sorta. Per me non esiste discussione sul fatto che Sorrentino abbia copiato o meno Fellini, il film comunica molto bene il suo messaggio: è la storia di un uomo solo.
Solo nel condividere un sentimento, “condannato alla sensibilità” in una società che è fatta di massa e, pertanto, vive a pelo d’acqua senza chiedersi davvero cosa sta costruendo. Solo, perché sceglie di non fare né farsi domande. Solo, perché delle due strade che poteva percorrere, sceglie quella facile di conformarsi e accettare passivamente la superficialità. Solo, perché tutto questo lo rende insoddisfatto.
Vivo in un ambiente fatto di variopinte realtà culturali e sociali. Spesso noto una voragine, lo dico senza pregiudizi negativi, tra la “massa” e le persone come me. A volte mi chiedo come facciano certe persone a vivere così distanti da tante delle situazioni che mi rendono felice/nervosa/tormentata. Eppure, è una questione di scelta.
Che si tiri in ballo o meno il libero arbitrio, decidiamo ogni giorno, ogni minuto e ogni secondo chi siamo. E che ci piaccia o no, è il modo in cui leggiamo la realtà a dircelo. E può essere duro, insopportabile e doloroso. E certamente, sarebbe tutto più semplice se non dovessimo muoverci sanguinando a ogni passo. Però la vita accade; e noi, di conseguenza, scegliamo come prenderla. Spesso pensiamo “se le cose fossero andate diversamente…” ma no, non sono andate diversamente; però, abbiamo preso una decisione su come affrontarle. Questo siamo.
Jep Gambardella è un uomo solo, perché ha lasciato andare. Tutto: le radici, l’amore, la passione per la scrittura, senza porsi domande. Scegliendo di omologarsi a una massa che non vede al di là della propria situazione.
Scena: Serena Grandi che sniffa, guarda il cielo, e nei due aerei che solcano l’azzurro vede due strisce di condanna o di consolazione, ma due strisce che sono la sua vita ormai e che hanno fagocitato tutto il resto.
Jep è solo, perché le conseguenze della sua scelta, della quale è consapevole, le vede con chiarezza. Tutto qui.
La Grande Bellezza sta nel poter decidere chi vogliamo essere. Che ci riusciamo oppure no. Possiamo coglierla, o lasciarla andare.
(E poi: della grande bellezza di Roma, non si discute)